Presentazione di Encointer: Rendere il Web3 veramente inclusivo
Encointer ha recentemente ottenuto il secondo slot di parachaincommon-good(bene comune) di Kusama da parte della comunità di governance di Kusama, e ha iniziatol'onboardingalla rete il 9 gennaio 2022. In questo post, diamo uno sguardo approfondito a Encointer e ai problemi che affronta: come può portare l'inclusività finanziaria nel Web3 e mitigare gli attacchi Sybil con un nuovo sistema di "proof-of-personhood" (prova della personalità o individualità) per l'identità unica.
Il potenziale del Web3 va ben oltre la rimodellazione della finanza nei paesi sviluppati: può essere utilizzato anche per promuovere una maggiore inclusione finanziaria nelle regioni in via di sviluppo e nuove forme di processo decisionale democratico. Tuttavia, per consentire una maggiore adozione, le tariffe di accesso ai servizi Web3 devono essere legate al potere d'acquisto locale. Inoltre, sono necessari altri meccanismi di voto, oltre a quello basato sulla proprietà delle Coin, ma che funzionino secondo il principio "una persona, un voto".
Queste considerazioni pongono sfide tecniche uniche per i networks decentralizzate, che Encointer cerca di affrontare.
Contesto storico
Nello spazio blockchain, può sembrare che tutto sia nuovo e senza precedenti.
Ma se si fa un passo indietro, la proprietà e il controllo dei sistemi decentralizzati oggi non sono molto diversi da quelli del passato. In Inghilterra all'inizio del XVIII secolo, ad esempio, si sosteneva che solo coloro che avevano una partecipazione fisica nel Paese dovevano essere influenzati. Seguendo questo ragionamento, il voto era in gran parte limitato ai cittadini che possedevano terre, così che una classe di grandi proprietari terrieri, nota come landed gentry, dominava il parlamento.
In seguito, con la crescita della Gran Bretagna e la diminuzione dell'importanza dell'agricoltura, si rese necessario un nuovo sistema. Si cominciò ad accettare che se qualcuno è soggetto dalle leggi di un Paese, deve avere un certo potere decisionale, a prescindere dal fatto che sia proprietario o meno di una terra (vedi Putney Debates)
Arrivando ai giorni nostri, non tutte le decisioni nel Regno Unito sono prese in modo democratico. Per esempio, se possedete azioni di una società, questo vi dà diritto a esercitare diritti di voto non accessibili ad altri cittadini. Se vivete a Londra, non potete votare alle elezioni parlamentari scozzesi. Ma le questioni che riguardano le leggi del Paese e le generali "regole del gioco" sono soggette al controllo democratico del suffragio universale.
Per la maggior parte, il Web3 rimane un concetto nascente che deve ancora maturare completamente. Durante questa fase di costruzione, mentre si cercava di scalare e di promuovere l'adozione, molte decisioni sull'architettura e sulla progettazione del sistema sono state guidate da considerazioni tecniche pragmatiche. Ma se vogliamo che i servizi Web3 diventino rilevanti a livello globale nel prossimo decennio, dobbiamo preparare le basi per questa transizione. A questo proposito, dobbiamo porci domande difficili su come le commissioni e i meccanismi di governance influenzino l'inclusività dei servizi Web3 e i processi decisionali decentralizzati.
Il Web3 ha un problema d'inclusione
I servizi Web3 sono spesso annunciati come un potenziale motore d'inclusione finanziaria nei paesi in via di sviluppo. È facile capire perché si tratta di un'idea così interessante. Prendiamo ad esempio le rimesse: i pagamenti inviati dai lavoratori migranti alle famiglie del loro paese d'origine. Tali pagamenti costituiscono un'ancora di salvezza vitale per le famiglie dei Paesi a basso e medio reddito, pari al triplo degli aiuti allo sviluppo ufficiali e, al di fuori della Cina, il 50% in più degli investimenti diretti esteri. Ma questi pagamenti sono soggetti a tasse esorbitanti, che colpiscono maggiormente le regioni più povere. Ad esempio, il costo medio dell'invio di una rimessa di 200 dollari attraverso i confini internazionali a livello globale è del 6,4%, mentre il costo medio dell'invio della stessa somma nell'Africa Sub Sahariana è dell'8%. Inoltre, le ricerche indicano che le rimesse inviate attraverso i canali digitali tendono a costare meno di quelle inviate attraverso le banche. Tutto ciò sembra suggerire che i pagamenti digitali decentralizzati e peer-to-peer potrebbero svolgere un ruolo importante.
Ma i servizi finanziari Web3 devono affrontare le proprie barriere d’inclusione. Mentre l'ecosistema Polkadot e Kusama possono offrire alcune alternative, la maggior parte delle reti al di fuori dell'ecosistema adottano un modello "pay-as-you-go", che prevede commissioni per le transazioni progettate per prevenire lo spam e dare priorità al traffico nei momenti in cui la rete è congestionata. Sebbene ci siano molte buone ragioni per imporre delle tariffe in termini di game-theory (teoria dei giochi), esse rappresentano un grosso ostacolo nelle regioni in via di sviluppo.
Distribuzione del reddito globale 2020 e commissioni tx.
X: Percentuale della popolazione mondiale.
Y:l'indice in dollari della parità dei poteri di acquisto (PPA)
Blu: reddito giornaliero pro capite nel 2020.
Verde: Ethereum ETH trasferimenti nel 2021 (10% e 90% percentuale sono $2 e $20).
Azzurro: Ethereum ERC20 trasferimenti nel 2021 (10% e 90% percentuale sono $5 e $50).
Prendiamo ad esempio Ethereum: il grafico qui sopra ipotizza plausibilmente che le commissioni per un trasferimento di ETH puro siano comprese tra 2 e 20 dollari(verde), mentre quelle per un trasferimento ERC20 tra 5 e 50 dollari (blu).
La curva illustra il reddito giornaliero pro capite a livello globale. A 20 dollari, il 60% della popolazione globale guadagna ogni giorno meno del costo di una singola transazione. Sebbene la struttura delle commissioni di Polkadot non sia direttamente paragonabile a quella di Ethereum, la rete si trova ad affrontare barriere simili all'inclusione. E ricordate che questo dato considera solo il reddito totale giornaliero : questo non considera le spese essenziali come il cibo, l'alloggio, la luce e il riscaldamento.
Adeguamento delle tariffe al potere d'acquisto
Pertanto, per promuovere una vera inclusione finanziaria, i servizi Web3 devono trovare il modo di coinvolgere le persone con meno risorse. Un problema fondamentale è che attualmente le commissioni non sono adeguate al potere d'acquisto.
È qui che la struttura flessibile della rete Polkadot, che combina la sicurezza in comune con parachain personalizzabili, offre opportunità interessanti. Potrebbero emergere servizi finanziari Web3 localizzati che possono addebitare commissioni adeguate al potere d'acquisto emettendo token localizzati.
Introduzione di Encointer
Encointer ha creato una struttura che consente a qualsiasi gruppo di persone geograficamente concentrato di creare, distribuire e utilizzare i propri token digitali di comunità (digital community token).
Questi token possono essere distribuiti regolarmente ai partecipanti attivi senza alcun costo, con un funzionamento simile al reddito di base universale, ma senza alcun coinvolgimento del governo. Ciò potrebbe favorire l'attività economica locale nelle comunità in cui gli individui hanno competenze e prodotti da vendere, ma non hanno il denaro per scambiarli. Inoltre, offrendo la possibilità di pagare le tariffe con un token adeguato al potere d'acquisto locale, potrebbe rappresentare un primo passo verso una maggiore adozione dei servizi Web3 nei Paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti.
Il problema difficile: come Encointer resiste agli attacchi Sybil
Ma perché questo sistema funzioni, dobbiamo affrontare un problema. In una rete pubblica e non autorizzata, chiunque può unirsi, garantendo accessibilità e pseudonimato. Ma c'è un problema: se chiunque può iscriversi e tutti sono pseudonimi, chiunque può iscriversi più volte. Questo porta a conseguenze indesiderate. Ad esempio, un individuo potrebbe ricevere la propria allocazione di un token di una comunità digitale molte volte sotto numerose identità. La creazione di un "sistema d'identità unica" o di una prova unica della personalità è considerata da Vitalik Buterin uno dei problemi più difficili dei sistemi decentralizzati.
Per affrontare questa sfida, Encointer adotta un approccio innovativo. Il protocollo prevede che ogni partecipante sia disposto a dimostrare la propria identità di firma delle chiavi in occasione di eventi fisici. Tali eventi si tengono a intervalli regolari, si svolgono simultaneamente in tutto il mondo e prevedono un raduno casuale di partecipanti in luoghi casuali all'interno dei confini geografici concordati di ciascuna comunità. Il requisito di dimostrare l'identità e l'ubicazione rende Encointer più sicuro, garantendo che quando la maggioranza di una comunità è onesta, un attacco Sybil non sia possibile.
Questo meccanismo non è utile solo per i token della comunità Encointer: può essere sfruttato anche da qualsiasi altra parachain su Kusama per la difesa dagli attacchi Sybil. Ad esempio, potrebbe essere utilizzato per stabilire un faucet (rubinetto) che rilascia periodicamente token agli utenti se questi possono dimostrare la loro unicità. In questo modo, la parachain Encointer fornisce la resistenza agli attacchi Sybil come servizio all'intero ecosistema Kusama (e potenzialmente a Polkadot tramite un ponte tra reti).
Sebbene la firma delle chiavi avvenga di persona, il protocollo prevede anche numerosi meccanismi per proteggere la privacy degli utenti, il che è molto importante se si può mantenere un'unica identità.
Per le comunità in via di sviluppo, Encointer apre interessanti possibilità. Creando un sistema decentralizzato d'identità unica che non dipende da alcuna autorità centrale, potrebbe ampliare l'accesso ai servizi del Web3. Encointer fornisce una solida alternativa per le molte persone nei paesi in via di sviluppo attualmente escluse dal sistema finanziario. Inoltre, grazie alla creazione di token localizzati orientati al potere d'acquisto delle comunità, è possibile sviluppare servizi Web3 con tariffe adeguate ai livelli di reddito degli utenti.
Dall'inclusione finanziaria alla democratizzazione
Al suo attuale stadio di sviluppo, i meccanismi decisionali come il coin voting (votare con le coin) e il coin nomination (nominare con le coin) sono adatti alla maggior parte delle applicazioni Web3. Per la governance delle organizzazioni autonome decentralizzate (DAO), ad esempio, lo staking sarà sempre appropriato.
Tuttavia, con l'abbassamento delle barriere all'accesso e l'aumento dell'adozione, nel lungo periodo sarà importante integrare il coin voting con meccanismi che funzionino secondo il principio "una persona, un voto".
La delimitazione precisa di quali decisioni debbano essere prese con il voto con le coin e quali con la rappresentanza paritaria richiederà un'attenta riflessione e va oltre lo scopo di questo articolo, ma le argomentazioni che seguono indicano la necessità di opzioni democratiche:
- Ragioni economiche: a lungo termine, il voto con le coin potrebbe diventare problematico se significa che i membri storici più ricchi possono stabilire le regole del gioco a proprio favore. Un tale oligopolio finirebbe per creare un campo di gioco non uniforme che ostacola l'innovazione. In verità, questo è proprio il tipo d'inerzia istituzionale che i sistemi decentralizzati avrebbero dovuto sfidare.
- Ragioni etiche: Il potere finanziario non è sempre giusto. Per far funzionare efficacemente i sistemi di reputazione, ad esempio, è preferibile ricorrere a meccanismi di voto democratici.
In definitiva, principi come il suffragio universale e una persona un voto, sono le pietre miliari di qualsiasi democrazia legittima. A lungo termine, come sostenitori del Web3, non possiamo affermare di "democratizzare la finanza" o "democratizzare il web" se non incorporiamo questi principi nelle nostre strutture di governance.
Consentendo agli utenti di dimostrare la propria unicità, preservando al contempo la propria privacy, il protocollo Encointer ha gettato alcune delle basi di questa iniziativa. Sulla base della procedura di votazione con coin, a Encointer è stato concesso uno slot parachain di common-good in Kusama. Le prime comunità di token del mondo reale saranno avviate con eventi di firma delle chiavi nel corso del 2022, che raccoglieranno dati ed esperienze per testare e perfezionare il protocollo.
Conclusioni
I servizi Web3 incontrano una barriera fondamentale all'inclusione: il valore dei token necessari per eseguire le transazioni è fissato in base alla domanda e all'offerta globale e non è adeguato al potere d'acquisto locale nei Paesi in via di sviluppo. Di conseguenza, la stragrande maggioranza della popolazione mondiale ne è esclusa. Creando un framework per la formazione di volontari, locali e token digitali comunitari adeguati alle condizioni economiche locali, Encointer cerca di ampliare l'accesso al Web3.
Inoltre, consentendo agli utenti di conservare e convalidare una prova unica della propria persona, Encointer potrebbe permettere d'integrare i meccanismi decisionali esistenti, come il voto con le coin, con strumenti più democratici basati su una persona, un voto.